TRATTO DAL “RISVEGLIO PENTECOSTALE”
Giacomo dice: “Siate dunque pazienti, fratelli, fino alla venuta del Signore”. Allora erano tempi molto difficili, e noi possiamo ringraziare il Signore per la libertà di cui godiamo oggi, libertà di pensiero e di espressione. Allora c’erano persecuzioni, e quanti avevano creduto vivevano aspettando il ritorno di Cristo come qualcosa che dovesse avvenire proprio in quei giorni. I discepoli dovettero intervenire dicendo: “Aspettate, abbiate pazienza!” “Siate pazienti fratelli, fino alla venuta del Signore!” La venuta del Signore, il ritorno di Cristo, è dottrina fondamentale e ampiamente trattata nella Sacra Scrittura.
CONSIDERIAMO LA PAZIENZA
Bisogna avere pazienza nell’attesa di un evento certo e risolutore di tutte le sofferenze. Pazienza nell’attesa di un evento che procurerà prosperità, liberazione e gioia. Pazienza nell’attesa dell’incontro con la Persona amata che sta facendo attendere il Suo arrivo. Ci ha scritto una lettera in cui dice che ritornerà, e Sua la sposa Lo aspetta. L’attesa, quando si prolunga, in taluni casi trasforma la pazienza in impazienza e l’impazienza può condurre anche al disinteresse. Un esempio di pazienza si trova nel Vangelo di Matteo, nel quale sono descritte dieci vergini che aspettano lo sposo. Altro esempio è dato dalla pazienza dell’agricoltore nell’attesa del raccolto. Egli prima di seminare prepara il terreno, lo lavora, lo dissoda. Allo stesso modo dobbiamo prepararci per incontrare il Signore, dobbiamo lavorare dissodando con la preghiera, con la meditazione della Parola del Signore, affinché il terreno nel nostro cuore, che è duro, sia reso tenero, friabile.
CONSIDERIAMO LA PIOGGIA
L’agricoltore attende la prima pioggia dopo aver seminato. La attende con trepidazione, altrimenti il seme muore. Quando parliamo di pioggia di benedizione viene alla nostra mente l’avvenimento meraviglioso dell’effusione dello Spirito Santo nel giorno della Pentecoste, la pioggia di benedizione che rivelò al mondo la Chiesa del Signore, meravigliosa come la prima pioggia che fa germogliare il seme. Ma la seconda pioggia precederà il ritorno glorioso di Cristo Gesù il Signore; noi aspettiamo questa seconda pioggia!
CONSIDERIAMO LA CURA
L’agricoltore cura le piante che crescono, non può fare altro dopo aver seminato, dopo che la pioggia è caduta dal cielo: deve curare le pianticelle che sono nate. Per quanto ci riguarda spiritualmente nella nostra opera, si tratta di cercare anime perdute e curare le anime che il Signore manda nella Chiesa.
CONSIDERIAMO I SEGNI DELLA SUA VENUTA
Ci saranno catastrofi naturali, guerre. La Parola dice che “Negli ultimi giorni verranno schernitori beffardi i quali si comporteranno secondo i loro desideri peccaminosi” (2 Pie.3:3). E nella seconda lettera a Timoteo, Paolo scrive ancora: “negli ultimi giorni verranno tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere annziché di Dio, aventi l’apparenza, della pietà mentre ne hanno rinnegato la potenza” “Diranno: Dov’è la promessa della sua venuta perché dal giorno in cui i padri si sono addormentati tutte le cose continuano come da principio della creazione” (2 Pie.3:4). Quanti dicono così non hanno il concetto dell’amore, della pazienza e della misericordia di Dio perché “il Signore non ritarda l’adempimento della Su promessa… ma è paziente verso di voi, non volendo che qualcuno perisca, ma che tutti giungano a ravvedimento” (2 Pie.3:9).
GESÙ RITORNA PER LA CHIESA
Lo fa per portare con Sé la Sua chiesa prima della catastrofe, che sarà mondiale, la grande tribolazione. “Allora due saranno nel campo; l’uno sarà preso e l’altro lasciato; due donne macineranno al mulino: l’una sarà presa e l’altra lasciata. Vegliate, dunque, perché non sapete a che ora il vostro Signore verrà” (Matteo 24:40- 42).
GESÙ RITORNA PER GIUDICARE IL MONDO
“Poiché è giusto da parte di Dio rendere a quelli che vi affliggono, afflizione; e a voi che siete afflitti, riposo con noi, quando il Signore Gesù apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza, in un fuoco fiammeggiante, per fare vendetta su coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono al vangelo del nostro Signore Gesù. Essi saranno puniti di eterna rovina, respinti dalla presenza del Signore e dalla gloria della Sua potenza”. Questo è l’inferno! “Quando verrà per essere in quel giorno glorificato nei suoi santi e ammirato in tutti quelli che hanno creduto” (2 Tess.1:6-9, 10).
GESÙ RITORNERÀ PER RESTAURARE ISRAELE
La Parola del Signore dice che verrà il giorno in cui Gerusalemme sarà circondata dagli eserciti delle nazioni. Israele si sentirà incapace a resistere, ma qualcosa accadrà per l’intervento e per la misericordia di Dio: “Spanderò sulla casa di Davide e sugli abitanti di Gerusalemme lo spirito di grazia e di supplicazione; essi guarderanno a me, a colui che essi hanno trafitto, e ne faranno cordoglio come si fa cordoglio per un figlio unico, e lo piangeranno amaramente come si piange amaramente un primogenito” (Zac.12:2). Nel momento in cui alzeranno gli occhi verso Colui che hanno trafitto, riconoscendo che Gesù è il Messia che avevano aspettato e rinnegato, avverrà qualcosa di stupendo, di glorioso. Gesù in potenza e gloria con i Suoi angeli poserà i Suoi piedi sul monte degli Ulivi, che si spaccherà in due, e gli eserciti delle nazioni contro Gerusalemme saranno completamente distrutti, non per l’intervento degli uomini, ma per l’intervento diretto di Cristo Gesù il Signore, Re dei re e Signore dei signori! Pietro scrive nella sua seconda epistola: “Il giorno del Signore verrà come un ladro: in quel giorno i cieli passeranno stridendo, gli elementi infiammati si dissolveranno, la terra e le opere che sono in essa saranno bruciate. Poiché dunque tutte queste cose devono dissolversi, quali non dovete essere voi, per santità di condotta e per pietà, mentre attendete e affrettate la venuta del giorno di Dio, in cui i cieli infocati si dissolveranno e gli elementi infiammati si scioglieranno! Ma, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, nei quali abiti la giustizia”. Cogliamo, pertanto, l’esortazione dello Spirito ai nostri cuori e attendiamo fiduciosi la venuta del Signore. “Perciò, carissimi, aspettando queste cose, fate in modo di essere trovati da lui immacolati e irreprensibili nella pace” (2 Pietro 3:14)
Vincenzo Specchi