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TRATTO DAL “CRISTIANI OGGI”

Pace a tutti, mi chiamo Michael e ho 20 anni. Ringrazio Dio di essere nato in una famiglia cristiana e di essere cresciuto nella Sua chiesa, dove ho ricevuto amore e insegnamento. Fino a un anno fa di tutto questo non mi importava e, nonostante gli insegnamenti cristiani ricevuti anche da parte dei miei genitori, ritenevo che vivere una vita cristiana fosse come subire la sottomissione a Dio. Purtroppo a causa di vari problemi avuti in famiglia, fin da piccolo sono cresciuto vivendo nell’odio e nel rancore nei confronti dei miei familiari, soprattutto di mio padre. Quest’odio cercavo di non farlo vedere ai miei amici e alle persone che quotidianamente mi stavano vicine, perché sentivo dentro di me il bisogno di essere circondato da chi, estraneo alla mia famiglia, mi volesse bene e che potesse trovare in me qualcosa di speciale.

Purtroppo questa scelta mi ha portato ad avere un distacco sempre più netto nei confronti dei miei genitori e a nutrire dentro di me sempre più odio e insofferenza nei confronti di quella famiglia che, dentro di me, non ritenevo tale. Con il passare degli anni mi sono distaccato totalmente dagli insegnamenti ricevuti e l’unica cosa che ritenevo importante era avere degli amici con cui divertirmi il sabato sera, abbandonandomi a quei vizi ai quali la maggior parte dei giovani d’oggi si lascia andare. Ma sapevo dentro di me che questo non era il modo giusto per placare l’odio e la rabbia che sentivo. Stavo fuggendo dai miei problemi e i sensi di colpa aumentavano dentro di me sempre più; sapevo che continuando a rinnegare la mia famiglia, ma soprattutto a rinnegare il Signore, la mia vita non avrebbe mai potuto trovare pace, quella pace che cercavo nelle cose del mondo.

Nel mio orgoglio per nessun motivo avrei voluto confessare a me stesso, e tanto meno agli altri, le mie debolezze; volevo essere io e io solo a condurre la mia vita, senza né l’aiuto né l’ingerenza di nessuno. Un sabato sera proprio a causa del mio carattere irascibile e violento, causato dall’odio che portavo dentro di me, le persone che io consideravo a me fedeli e amiche non mi erano più vicine e quelle poche a cui io volevo davvero bene non c’erano più per me… tutti mi avevano abbandonato! Per la prima volta mi sono sentito veramente solo e, soprattutto, mi sono sentito un fallito. Il mio carattere mi aveva isolato da tutti, ma io di certo non volevo vivere una vita nella solitudine! Mi coricai pensando che, piuttosto che vivere da solo con tutto quell’odio dentro, forse sarebbe stato meglio farla finita in qualsiasi modo, ponendo un termine a tutto quel dolore.

La mattina seguente quando in me regnava lo sconforto, mio padre mi guardò e mi chiese di parlare e io, mettendo da parte per una volta il mio orgoglio perché ormai stanco di lottare, lo ascoltai. Quella volta le mie orecchie ascoltarono veramente quello che aveva da dirmi e, nonostante mi parlasse del Signore senza dirmi niente di nuovo, nulla che non avessi già sentito altre volte, sentii dentro di me una pace improvvisa e mi sentii liberato da tutto il male che nutrivo. Solo lì mi accorsi che il Signore veramente agisce nel cuore che si arrende e, non appena ascoltai quello il Signore voleva dirmi, Lui si mostrò subito pronto ad aiutarmi, nonostante tutte le mie mancanze. Il pomeriggio dello stesso giorno al culto domenicale ho accettato il Signore come mio personale Salvatore e da lì la mia vita è cambiata.

Il Signore in questo tempo mi è stato veramente vicino e in tante difficoltà; non ha tardato di farmi sentire la Sua pace e la Sue benedizioni, dandomi anche la grazia di essere battezzato nello Spirito Santo il 31 luglio 2010 e successivamente di scendere nelle acque battesimali per testimoniare al mondo della mia scelta per Cristo, il 3 aprile 2011. Sperimenta anche tu nella tua vita la presenza del meraviglioso Dio che ha tanto amato il mondo, ha tanto amato me e tanto ama anche te.

Michael